mercoledì 30 luglio 2014

Il Progetto ERMADA 1914: Voci di Guerra in Tempo di Pace

Fino allo scoppio della prima guerra mondiale nel Friuli Venezia Giulia esisteva un profondo equilibrio armonizzato dal rispetto tra uomo e territorio e tra genti di lingua e culture diverse. Era sicuramente il retaggio di tanti fattori ma la convivenza era sinonimo di pace. Con questo progetto vogliamo trasmettere semplicemente questa ricchezza assoluta, quello che si è riscoperto scavando sia nel territorio che nella memoria collettiva. Una guerra devastante e funesta ha sconvolto questo prezioso equilibrio, ferendo in modo marcato il territorio e ponendo dei solchi tra le culture. Chi viveva nel territorio vi è stato forzatamente allontanato, mentre altri uomini provenienti soprattutto da province lontane ne presero possesso utilizzandolo per una quotidianità diversa, quella dei soldati decisi da entrambe le parti a far valere le 
consegne ricevute: conquistare e difendere!  
Le nostre terre divengono dunque nell’immaginario collettivo l’esempio di una meta da raggiungere o di un baluardo da difendere e purtroppo il prezzo pagato è colmo di sofferenza, paura e distruzione.
Conclusisi gli eventi bellici le famiglie al rientro trovarono un territorio devastato, irriconoscibile. Ci vollero anni per riprendere una vita civile, ove ogni zolla di terreno, ogni roccia carsica erano contaminati da ordigni inesplosi e da tanta sofferenza vissuta. Per aggiungere poi la difficoltà di vedere nella gente la divisione tra vinti e vincitori. 
Oggi trascorsi cent’anni, il territorio ancora in parte segnato rappresenta ciò che è stato negli anni di guerra e come se volesse esprimersi per raccontare di quei soldati che parlavano lingue diverse e che non si risparmiarono nella lotta. Questo territorio oggi ha nuovamente visto rifiorire le comunità civili e chi vi abita seppur a ridosso di un confine vuole viverci serenamente convivendo in pace come le famiglie di allora.
Ecco dunque l’insieme del progetto, l’uomo ed il territorio, la riscoperta delle origini e della storia che circonda tutto il Friuli Venezia Giulia ed in particolare queste terre. Un modo moderno di porre fatti e descriverne gli eventi, viene esplicitamente raccolto dall’intento che il Progetto si è preposto, con un lessico appropriato ove non si parli di nemici ed una didattica contestualizzante ove i contendenti di allora oggi sono partner della Comunità europea. Il desiderio di Pace e Rispetto non mancheranno a farsi sentire assieme ad un sentimento di profonda pietà per chi in ogni caso su queste pietre ha sofferto oppure è caduto.
Rispettando il senso del dovere si potrà comprendere il perché senza retorica o visione di parte sull’ Erma della Terza Armata è riportata la frase “RISPETTATE IL CAMPO DELLA MORTE E DELLA GLORIA” dunque rispetto per il territorio e consapevolezza del sacrificio su di esso offerto.
La pace non deve essere definita come assenza di guerra ma come BENE ASSOLUTO.
Il bene che la pace tutela è la VITA.

«Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio»
(MT 5,9)2



Il progetto “ERMADA 1914: VOCI DI GUERRA IN TEMPO DI PACE”è presentato dal Gruppo 
Ermada Flavio Vidonis, che ha costituito una cordata costituita da 13 partner fra Enti Pubblici, Centri Studi e Associazioni del Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con numerose associazioni e realtà di tutto il Friuli Venezia Giulia. 
Il principale obiettivo del progetto è quello di diffondere i concetti di conoscenza, rispetto, convivenza e di pace. Grazie alla ricchezza di storia e memoria presenti nel territorio del Friuli Venezia Giulia, il progetto vuole far conoscere, o meglio ancora, riscoprire, quanto importante sia l’equilibrio tra uomo e uomo, e uomo con la natura. Un territorio disseminato di testimonianze, ferite e tracce che nemmeno cento anni sono riusciti a cancellare. Persone che portano nella memoria della propria famiglia ancora segni di un trascorso difficile e tragico. Ma la natura vuole riprendersi il territorio e le generazioni man mano che si susseguono cancellano le tracce del passato.
Attraverso un progetto già avviato e collaudato, si propone di far riscoprire sia il territorio che la memoria con l’obiettivo preciso di sensibilizzare la convivenza ed il rispetto e dunque la pace.
Gli eventi che il progetto propone sono eventi “diffusi”, con questo termine si intende eventi itineranti come cori, lettura di testi e rappresentazioni teatrali, ma soprattutto importanti mostre che documentano attraverso testimonianze espressive la sofferenza dei soldati nell'abbandonare le loro famiglie, i figli e le loro case, i loro affetti.
Coloro che hanno vissuto questi eventi non sono qui a raccontarceli, ecco perché oggi "in tempo di pace" è così importante non perderne memoria: queste “voci” rappresentano lo strumento attraverso il quale può avvenire il passaggio generazionale: l’obiettivo del progetto sarà raggiunto se le generazioni di oggi uscendo dalla mostra o dopo aver ascoltato un coro o una rappresentazione teatrale avranno percepito il messaggio 
di quanto male possono fare le guerre e trasmetteranno questo ai loro figli. In questo modo il dramma della Guerra offrirà l’occasione per sottolineare LA FORZA DELLA VITA che non si arrende mai e si fa strada attraverso la fraternità come forte segno della speranza nel futuro.
Un altro importante obiettivo del progetto è quello di creare una rete e di fare sinergia tra diverse realtà piccole e grandi. La conoscenza dei fatti storici locali aiuta a comprendere la cultura delle diverse realtà. Aver vissuto in modo diverso gli eventi della guerra ci aiuta a capire le diverse culture, che sono un valore, come lo è la pace, contribuendo in questo modo a consolidare e ad infondere a tutti, in particolare ai giovani, l’importante concetto che tutti siamo cittadini d’Europa. A testimonianza di ciò l’adesione, il supporto e la collaborazione di diverse realtà della Regione: Associazioni culturali, sportive e di volontariato, Centri Studi, e altri che hanno voluto dare il loro apporto senza chiedere nulla, ma offrendo soltanto la loro competenza e disponibilità. La motivazione dei partner coinvolti nella volontà comune di lavorare tutti insieme e con passione potrà essere la giusta via per la riuscita del progetto.
Ulteriore obiettivo del Progetto, è la seppur piccola ricaduta a livello occupazionale e lavorativo. Il Capofila infatti intende avvalersi di una figura che si possa occupare della segreteria organizzativa ruolo che potrà essere affidato attraverso lo strumento dei voucher o altro strumento che possa comunque dare possibilità di occupazione per tutta la durata del progetto. 
L’ultimo obiettivo del Progetto, ma non meno importante è la valenza turistica che tali eventi avranno nel territorio del Friuli Venezia Giulia ed in particolare nei Comuni della Provincia di Trieste. La promozione e la pubblicizzazione di tutti gli eventi sarà curata dal partner Consorzio Promotrieste costituito da importanti realtà quali l’Associazione degli albergatori e l’Associazione esercenti pubblici esercizi della 
Provincia di Trieste, la Società Turistico Alberghiera, numerose Agenzie di Viaggi di Trieste e rappresenta perciò una garanzia di grande professionalità.



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